L'attività fisica

Elisabetta

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Organizzazione
ASL TO3 (IT)
Tabella dei contenuti
  1. Tempo libero
Parole chiave
  1. Attività fisiche
Lo sapevi?

“Un po’ di attività fisica è meglio di niente.

Se ne fai di più, è ancora meglio!”
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L'attività fisica è associata ad una salute migliore: minore debolezza, meno malattie cardiovascolari o ipertensione, migliori prestazioni nella vita quotidiana, maggiore forza e potenza muscolare.
Gli studi suggeriscono anche che l'attività fisica può rafforzare le capacità cognitive esecutive migliorando il controllo inibitorio e l'attenzione focalizzata.
Anche quando una disabilità o la presenza di malattie croniche limitano la capacità di impegnarsi in attività fisica, il consiglio è di tenersi in allenamento quanto possibile.

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“Un po’ di attività fisica è meglio di niente.

Se ne fai di più, è ancora meglio!”



Le nuove linee guida dell'OMS sull'attività fisica (2020) raccomandano 150 minuti di attività fisica da moderata a intensa per ridurre i comportamenti sedentari durante la giornata e per ottenere benefici alla salute.

Anche quando disabilità o malattie croniche limitano la capacità di impegnarsi in attività fisica, la raccomandazione è di tenersi in allenamento con esercizi di qualsiasi intensità e senza una soglia specifica per durata, a seconda delle capacità individuali. Questo è importante perché l'attività fisica di qualsiasi tipo è associata a una migliore salute: minore fragilità, meno malattie cardiovascolari o ipertensione, migliori prestazioni nelle attività quotidiane, maggiore forza e potenza muscolare; inoltre previene le cadute e il declino della salute delle ossa.

Inoltre, uno stile di vita fisicamente attivo è associato a specifici benefici cognitivi in uomini e donne anziani. Gli studi suggeriscono benefici dell'attività fisica sul funzionamento cognitivo negli anziani, dovuto in particolare all’azione sul lobo frontale (che negli anziani mostra grande declino). In particolare, l'attività fisica influisce sulle funzioni esecutive sotto forma di miglioramento dell'inibizione e dell'attenzione focalizzata. [1].
Camminare aiuta a migliorare le prestazioni del cervello e aumenta le capacità cognitive delle persone che vivono con demenza. In particolare, si raccomanda di camminare per un'ora, tre volte a settimana. Questo esercizio aumenta il benessere fisico e può rallentare la progressione della malattia. Studi mostrano come l'allenamento aerobico tra gli anziani con Mild Cognitive Impairment (cioè con un decclino cognitivo lieve), può migliorare le funzioni esecutive e l'efficienza neuronale delle aree cerebrali associate. Così, camminare può rallentare il declino cognitivo negli anziani, anche in coloro che hanno una lieve perdita di memoria. Poiché la demenza è spesso legata a un ridotto flusso di sangue al cervello a causa di un restringimento dei vasi sanguigni che portano ossigeno alle cellule, l'attività fisica ha un effetto benefico portando più flusso di sangue al cervello[2].

Infine, l'attività fisica migliora la salute mentale e la qualità del sonno, riducendo i sintomi di ansia e depressione.

Per le persone anziane l'attività fisica potrebbe diventare parte delle attività quotidiane e del tempo libero, ma potrebbe anche essere effettuata per spostarsi da un posto all’altro (camminare o andare in bicicletta) o come parte dei lavori domestici. L'attività fisica non è necessariamente intesa come sport o esercizio, ma come un'opportunità per muoversi ed essere attivi nei propri impegni quotidiani o nella propria routine.​

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Per saperne di più rispetto ai benefici del camminare puoi vedere questo video:
E ricorda che come ha detto Ipprocrate “camminare è la migliore medicina per l’uomo!”​




Riferimenti bibliografici
Bixby, W. R., Spalding, T. W., Haufler, A. J., Deeny, S. P., Mahlow, P. T., Zimmerman, J. B., & Hatfield, B. D. (2007). The unique relation of physical activity to executive function in older men and women. Medicine and science in sports and exercise, 39(8), 1408-1416.

Ramsey, K. A., Meskers, C. G., & Maier, A. B. (2021). Every step counts: synthesising reviews associating objectively measured physical activity and sedentary behaviour with clinical outcomes in community-dwelling older adults. The Lancet Healthy Longevity, 2(11), e764-e772.

World Health Organization. (2020). WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour: web annex: evidence profiles.

Hsu CL, Best JR, Davis JC, Nagamatsu LS, Wang S, Boyd LA, Hsiung GR, Voss MW, Eng JJ, Liu-Ambrose T. Aerobic exercise promotes executive functions and impacts functional neural activity among older adults with vascular cognitive impairment. Br J Sports Med. 2018 Feb;52(3):184-191. doi: 10.1136/bjsports-2016-096846. Epub 2017 Apr 21. PMID: 28432077.


Tomoto T, Liu J, Tseng BY, Pasha EP, Cardim D, Tarumi T, Hynan LS, Munro Cullum C, Zhang R. One-Year Aerobic Exercise Reduced Carotid Arterial Stiffness and Increased Cerebral Blood Flow in Amnestic Mild Cognitive Impairment. J Alzheimers Dis. 2021;80(2):841-853. doi: 10.3233/JAD-201456. PMID: 33579857

[1] Tomoto T, Liu J, Tseng BY, Pasha EP, Cardim D, Tarumi T, Hynan LS, Munro Cullum C, Zhang R. One-Year Aerobic Exercise Reduced Carotid Arterial Stiffness and Increased Cerebral Blood Flow in Amnestic Mild Cognitive Impairment. J Alzheimers Dis. 2021;80(2):841-853. doi: 10.3233/JAD-201456. PMID: 33579857.




[2] Bixby, W. R., Spalding, T. W., Haufler, A. J., Deeny, S. P., Mahlow, P. T., Zimmerman, J. B., & Hatfield, B. D. (2007). The unique relation of physical activity to executive function in older men and women. Medicine and science in sports and exercise, 39(8), 1408-1416.
 
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