Pogetto Caffè Alzheimer a Casa

Andrea Dughera

New member
Organizzazione
COOPERATIVA NUOVA ASSISTENZA ONLUS
Sito web del caso di studio
Tabella dei contenuti
  1. Affrontare la demenza
Parole chiave
  1. Caffè Alzheimer
I BISOGNI DELLE FAMIGLIE
La demenza nelle sue varie forme è una patologia che spesso causa un isolamento del nucleo familiare, impegnato a curare e accudire la persona malata.
I caregivers possono essere confusi, bisognosi di informazioni sulla malattia e sui Servizi a cui possono accedere; possono essere spaventati, stanchi per la continua assistenza, sentirsi incapaci di aiutare il proprio caro, di contrastare la malattia, di accettare i cambiamenti del proprio famigliare. I parenti possono faticare a capire il motivo della demenza e ad accettarne l’evoluzione.

Questo può portare ad ansia, tristezza, rabbia, depressione, e in molti casi anche a problemi di salute per il caregiver stesso.
L’esperienza in tutto il mondo ci insegna che l’isolamento e la solitudine sono un grande rischio per la famiglia, e per questo sono stati creati nel tempo momenti di incontro per coloro che vivono con famigliari con demenza.
Purtroppo a volte una famiglia non può o non riesce ad uscire di casa per partecipare ad attività informative e incontri di aiuto e rischia di rimanere da sola a casa, mentre la malattia fa il suo corso.

IL PROGETTO
Il nostro progetto “CAFFE’ ALZHEIMER A CASA” realizzato dalla Cooperativa Nuova Assistenza nel comune di Collegno prevede che due operatori esperti di demenza vadano a trovare la famiglia a casa, in giorni e orari concordati al telefono, per parlare con la persona malata e con i suoi cari. In questo modo è possibile raccontare la propria esperienza, chiedere consigli, sfogare il proprio dolore con persone preparate ad ascoltare, orientarsi verso i Servizi che possono dare una mano.
Gli operatori di progetto possono effettuare da due a quattro incontri a domicilio.
L’intervento è gratuito per la famiglia e la famiglia può farne richiesta presso i Servizi sociali che hanno preso in carico la sua situazione, e che possono anche segnalare la famiglia stessa agli operatori di progetto.

Grazie a questo intervento spesso i Servizi Sociali possono essere aiutati a comprendere al meglio i bisogni della famiglia che, nel caso della demenza, possono cambiare nel tempo.
Questa esperienza innovativa non si sovrappone agli altri servizi assistenziali, ma si pone come specifico intervento atto ad accompagnare il caregiver in tutto il percorso di cura.

L'INCONTRO
Ciò che si evidenzia maggiormente entrando nelle case è la solitudine ed il senso di impotenza dei famigliari.
Le identità si perdono, quella del malato ma anche quella del caregiver che spesso non viene più riconosciuto dal demente.
E tutto ciò fa male ed il dolore ha bisogno di condivisione ed ascolto per essere più leggero, anche dopo un pianto od un gesto di vicinanza.

Se vivi con demenza può essere difficile uscire di casa per incontrare altre persone con lo stesso problema. Puoi sentirti stanco, in ansia, triste, anche la persona che si occupa di te può essere in difficoltà e avere paura di non riuscire ad aiutarti quando siete fuori casa.

Uscire però è importante, per parlare con gli altri, per sfogarsi, per imparare idee su come curarsi, per non sentirsi soli.

Col nostro progetto due operatori con esperienza nel mondo della demenza vengono a casa, se la famiglia è d’accordo, per ascoltare i problemi, per dare consigli, aiutare a capire meglio malattia e a non sentirsi soli. Possono venire da due a quattro volte al mese.
 
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Serena Zucchi

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Se vivi con demenza può essere difficile uscire di casa per incontrare altre persone con lo stesso problema. Puoi sentirti stanco, in ansia, triste, anche la persona che si occupa di te può essere in difficoltà e avere paura di non riuscire ad aiutarti quando siete fuori casa.

Uscire però è importante, per parlare con gli altri, per sfogarsi, per imparare idee su come curarsi, per non sentirsi soli.

Col nostro progetto due operatori con esperienza nel mondo della demenza vengono a casa, se la famiglia è d’accordo, per ascoltare i problemi, per dare consigli, aiutare a capire meglio malattia e a non sentirsi soli. Possono venire da due a quattro volte al mese.
Una bella esperienza. Grazie per la condivisione
 
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